venerdì 30 settembre 2011

Collana Inediti d'autore nn. 17, 23, 25, 31 e 32

More about Day HospitalDay Hospital (n.25) - Parlare di un tumore con ironia ed una punta di umorismo non è davvero da tutti, tanto più se si è uno scrittore famoso come Valerio Evangelisti.
Ero tentata di lasciarlo non appena ho capito di cosa si trattava, ma la dignità di quest'uomo trasuda da ogni pagina, anche quando racconta le piccole umiliazioni. Per le persone che cercano un messaggio ad ogni costo, posso consigliarlo perché in fondo un messaggio c'è: qualunque cosa brutta vi capiti, che siate soli o circondati di persone compassionevoli e amorevoli, contate sulla vostra forza interiore e siate dignitosi, sempre.Tuttavia, se cercate una testimonianza strappalacrime, non è per voi.

More about La bugiaLa bugia (n. 23) - Non avevo mai letto nulla di Moccia e onestamente mi aspettavo un obrorio, ma tutto sommato non è la fine del mondo. La storia è carina, anche se non orginale, ma lenta e piena di elementi noiosi. Trovo che abbia indugiato eccessivamente su particolari che non servivano - non è necessario farci conoscere la marca di ogni singolo capo di abbigliamento indossato da una che è chiaramente fissta con la moda e la linea - e credo che invece avrebbe fatto bene una migliore descrizione di Stoccolma.
Se si fosse trattato dall'anteprima di un lungo racconto, magari sarebbe stato abbastanza funzonale.
Personalmente non mi è piaciuto lo stile narrativo, questo continuo passato e presente, anche se parlo l'inglese, non ho apprezzo affatto i dialoghi in inglese senza una nota, non siamo tutti poliglotti e semmai uno deve imparare una nuova parola in italiano, non andarsi a cecare la traduzione di un intero dialogo, per giunta in in una lingua straniera.
Dopo questo piccolo libro però capisco perché piace a molti: è smielato fino all'inverosimile. Sarà che sono io poco romantica... 


Al sangue  (n.32) - é una storia piuttosto curiosa che mi è piaciuta molto: Matteo B. Bianchi fa parlare una ragazza in prima persona, si presume benestante, alle prese con una singolare creatura, che a prima visa sembra una normalissima barbona, ma in realtà è... uno zombie. E così inizia un suo tortuoso percorso verso la conoscenza di questa rara specie. 

E poi c'è Kosher Mafia (n.17) - di Luca di Fulvio. Due ebrei scampano ad una tragedia con le loro mogli e si trasferiscono negli Usa degli inizi del secolo scorso, credendo che Dio abbia voluto così per permettere loro di salvare i loro unici figli maschi di cui le mogli sono incinte.
More about Le regoleIn realtà, uno diventa un sindacalista ateo, l’altro un gangster della peggiore risma. Entrambi hanno un obiettivo: diventare dei nuovi americani, moderni. E lo diventeranno, incontrando la sorte peggiore. 



Ho apprezzato molto Le regole (n. 31), di Massimo Picozzi. Un inedito degno di un episodio di una serie di polizieschi statunitense. Fino alla fine il ritmo è veloce e la storia interessante, fino ad un colpo di scena piuttosto inaspettato. Si legge d’un fiato, non solo per le ridotte dimensioni, ma perché sembra davvero di essere al cinema: un ex negoziatore si ritrova improvvisamente ostaggio in una banca con uno psicopatico. Ripercorre brevemente la sua vita a ritroso e quando riesce a capire molte cose degli ultimi anni della sua vita, la verità lo colpisce come un guanto di ferro, ma anche come una vera e propria liberazione.

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